Crescita complessiva
Tra il 2014 e il 2024 la popolazione di Milano è aumentata del 4,2%.
Dai 1.350.680 residenti del 2014 si è passati a 1.407.444 al 31 dicembre 2024. Un dato che conferma la costante attrattività della città, capace di crescere anche in un contesto nazionale caratterizzato da un generale calo demografico.
Oggi più di 300.000 residenti sono stranieri: in dieci anni l’incidenza è salita dal 18,8% al 21,4% della popolazione totale.
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Le trasformazioni nei quartieri
Non tutte le zone della città hanno seguito lo stesso andamento. Il NIL 72 Musocco Certosa è l’area che ha registrato la crescita più rilevante: in dieci anni la popolazione è più che raddoppiata.
Al contrario, quartieri come Giambellino, Barona e Porta Ticinese-Conchetta hanno visto un calo di circa il 2,5% dei residenti.
La città quindi non cresce in modo uniforme, ma conosce forti differenze territoriali, visualizzate in questa infografica.
L’età della popolazione
Milano si conferma una città attrattiva per chi è in età lavorativa. La fascia 19 – 34 anni è quella cresciuta di più: +38.000 residenti (+16,6%). Seguono i 35 – 64enni con oltre 618.000 individui (+6,1%).
Dal 2014 ad oggi diminuiscono invece i bambini fino ai 10 anni (−19.000), mentre i ragazzi tra 11 e 18 anni sono cresciuti di oltre 10.000.
L’allungamento della vita e il conseguente invecchiamento delle popolazione resta un fenomeno rilevante: gli over 85 sono passati da 50.866 nel 2014 a 64.965 nel 2024 (+28%), e gli ultracentenari hanno raggiunto quota 750, 91 in più rispetto al 2014.
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Nonostante questo, l’età media complessiva della popolazione è leggermente calata, da 46 a 45,5 anni, con differenze di genere e di cittadinanza:
- l’età media delle donne è superiore di oltre 4 anni rispetto a quella degli uomini
- la popolazione straniera resta molto più giovane della media italiana (circa 15 anni in meno nel 2024).
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Famiglie e nuove abitudini abitative
Il numero delle famiglie dal 2014 al 2024 è aumentato da 721.443 a 782.667. La crescita è dovuta soprattutto alle famiglie monocomponente, cresciute del 17% e ormai la tipologia familiare più diffusa (56% contro il 51% del 2014).
Tra queste, crescono in particolare i giovani che scelgono di vivere da soli: circa il 30% dei 20 – 29enni vive in nuclei monocomponente. La componente degli over 65 invece è in leggero calo.
La tipologia familiare tradizionale continua a trasformarsi, con riflessi sulle scelte abitative e sulla domanda di servizi.
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Le famiglie con almeno un componente straniero sono cresciute del 30%, a fronte di un aumento più contenuto (+3%) delle famiglie composte solo da cittadini italiani.
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Una città sempre più multiculturale
Milano accoglie cittadini di oltre 150 paesi diversi. Nel 2024 i due terzi degli stranieri appartengono a nove cittadinanze principali, ma la varietà culturale è molto più ampia.
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Il quadro è reso ancora più articolato dalle seconde generazioni: la maggior parte dei bambini stranieri iscritti alle scuole dell’infanzia (83%) è nata in Italia, e anche tra i ragazzi della scuola secondaria di primo grado quasi due terzi (63%) sono nati qui.
Il mix linguistico-culturale è molto variegato, i cui estremi possono essere così brevemente descritti:
- vivono in città migliaia di ragazzi nati in Italia da famiglie di origine straniera, inseriti dall’infanzia nei percorsi scolastici, perfettamente integrati nel tessuto sociale che frequentano, che pur sentendosi in molti casi italiani risultano all’anagrafe “stranieri” non potendo chiedere la cittadinanza fino al compimento 18° anno di età;
- vivono a Milano cittadini di origine straniera, che da anni risiedono in Italia e hanno ottenuto la cittadinanza italiana, ma continuano a mantenere tradizioni, lingua parlata in famiglia e abitudini di vita strettamente legate alla cultura dei paesi di origine.
Questi dati mostrano come le nuove generazioni stiano ridisegnando l’identità culturale della città, andando oltre le distinzioni anagrafiche formali tra italiani e stranieri e costruendo un tessuto sociale sempre più integrato.