Il lavoro a Milano - 2024

Occupazione record, stabilità dei contratti e primato dei servizi

Milano presenta nel 2024 un mercato del lavoro solido: il tasso di occupazione è il più alto dal 2004 e la disoccupazione scende fino al dato minimo dal 2009. La qualità dell’occupazione è alta: i contratti più diffusi sono a tempo indeterminato, il 77% degli addetti lavora nei servizi.  

L’analisi che segue presenta le stime campionarie elaborate dall’ufficio di Statistica del Comune di Milano sulla base dei dati dell’Indagine ISTAT sulle Forze Lavoro. 

Tasso di occupazione, genere e cittadinanza

Nel 2024 il tasso di occupazione 15-64 anni a Milano è al 73,9%, il valore più alto dal 2004. Il tasso di disoccupazione scende al 5,1%, minimo dal 2009.   

Gli occupati sono 652.998: 337.368 uomini e 315.630 donne, circa 21.000 in più rispetto al 2023.  

La crescita è trainata dall’occupazione femminile: il tasso sale dal 68,5% al 71,9%; quello maschile si riduce leggermente dal 76,2% al 75,8%. Le donne occupate aumentano di circa 18.000 unità in un anno. 

 

Gli stranieri rappresentano il 18% degli occupati. In media il loro tasso di occupazione è superiore a quello degli italiani, tranne nel periodo della pandemia e nel 2024, quando si registra un’eccezione a questo andamento. 

 

Tipologia dei contratti di lavoro

Tra le donne l’84% è dipendente e il 16% indipendente; tra gli uomini il 73% è dipendente e il 27% indipendente.

L’incidenza del lavoro indipendente è più alta nella fascia 50-64 anni

 

Oltre il 91% dei lavoratori dipendenti ha un tempo indeterminato: 92,2% tra gli uomini e 90,5% tra le donne, con livelli simili per cittadini italiani e stranieri.

La stabilità aumenta con l'età: il 72% dei contratti tra i 15 e i 29 anni è a tempo indeterminato, mentre tra i 50 e i 64 anni la percentuale sale al 97%. 

Sede di lavoro e orario

Il 15,3% degli occupati ha la sede di lavoro fuori Milano, con una quota più elevata tra gli uomini e tra i cittadini italiani. 

 

Il part-time riguarda il 25,2% delle donne e l’11,7% degli uomini. La quota è particolarmente elevata tra gli stranieri (oltre il 35%) rispetto agli italiani (14,5%). 

I settori che occupano di più

Circa 500.000 lavoratori, pari al 77% degli occupati, operano nei servizi. Seguono commercio (12%), industria (8,4%) e costruzioni (1,8%).

Di seguito i dati con maggiore dettaglio.  

In diversi comparti si osservano prevalenze di genere: maggiore presenza femminile in istruzione, sanità, servizi sociali, Pubblica Amministrazione e cura della persona; maggiore presenza di stranieri in servizi alla persona, costruzioni e ristorazione.  

 

Dentro i servizi spiccano le attività immobiliari, i servizi alle imprese e le altre attività professionali e imprenditoriali: 150.383 addetti (23% degli occupati), primo gruppo per uomini e donne, giovani e over 50.  

Seguono istruzione, sanità e altri servizi sociali con oltre 83.000 addetti (di cui 57.000 donne), e gli altri servizi collettivi e personali con oltre 82.000 dipendenti, settore con una uguale occupazione femminile. 

Cosa indicano questi dati

In sintesi, il quadro del mercato del lavoro a Milano nel 2024 evidenzia una situazione positiva, con alti livelli di occupazione e una bassa disoccupazione rispetto agli anni precedenti.

La stabilità contrattuale è largamente diffusa, con oltre il 91% dei lavoratori dipendenti che beneficia di contratti a tempo indeterminato, segno di un mercato del lavoro solido e affidabile. Il settore dei servizi continua a dominare, contribuendo significativamente alla crescita occupazionale.

Tuttavia, emergono anche differenze persistenti legate a genere, età e cittadinanza. Le donne, infatti, continuano a registrare una maggiore incidenza di lavoro part-time rispetto agli uomini, così come i cittadini stranieri, che spesso lavorano in settori con maggiore flessibilità.

Inoltre, la fascia di età 50–64 anni mostra una propensione maggiore al lavoro indipendente, suggerendo un adattamento alle dinamiche del mercato del lavoro che favoriscono l’autonomia professionale in età più avanzata.