Licenze
Le licenze dei dati definiscono le condizioni d’uso, condivisione e riutilizzo delle informazioni pubblicate.
Le licenze disponibili
Le linee guida fornite da AgiD Agenzia per l’Italia Digitale (Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico - Art. 12 D.Lgs. n. 36/2006 e s.m.i) indicano le licenze disponibili all’utilizzo per i dati aperti.
Ad oggi, si utilizzano numerose licenze standard, che possono essere suddivise in tre gruppi:
- Licenze di sola attribuzione
- Licenze di attribuzione e condivisione
- Waiwer
Licenze di sola attribuzione
- CC-BY: licenza di Creative Commons che permette la condivisione e modifica dei dati per qualsiasi finalità, imponendo solo l’attribuzione al licenziante. Include i diritti “sui generis” e vieta restrizioni aggiuntive, anche tecnologiche. L’attribuzione può avvenire in qualsiasi forma “ragionevole” e deve indicare eventuali modifiche.
- CDLA-Permissiva 1.0: consente la condivisione e modifica con obbligo di attribuzione e citazione della licenza. Favorisce il miglioramento e la creazione di opere derivate senza vincoli sui dati modificati, includendo il concetto di “risultato” libero da restrizioni.
- IODL 2.0: permette la condivisione e modifica con l’unico vincolo dell’attribuzione, che deve includere il nome del fornitore del dato e, se possibile, il link alla licenza. Fa riferimento alla normativa italiana sul diritto d’autore e sulla protezione dei dati personali.
- ODC-BY: consente la condivisione e modifica per qualsiasi scopo con obbligo di attribuzione. Include il diritto “sui generis” ma specifica che non regola i contenuti della banca dati.
Licenze di attribuzione e condivisione
- CC-BY-SA: permette la condivisione e modifica dei dati con obbligo di attribuzione e di redistribuzione dei prodotti derivati con la stessa licenza (o una versione successiva). Vietate restrizioni aggiuntive, comprese quelle tecnologiche.
- CDLA-Condivisione 1.0: consente l’uso e la pubblicazione dei dati con obbligo di attribuzione e di mantenere la stessa licenza sui derivati. Favorisce l’arricchimento dei dati senza vincoli sui dati originali, ma impone la condivisione delle versioni migliorate con la stessa licenza.
- IODL 1.0: permette la condivisione e modifica dei dati con doppio vincolo di attribuzione al licenziante, inclusa la citazione del nome e, se possibile, il link alla licenza, e di redistribuzione dei derivati con la stessa licenza.
- ODbL: specifica per i database, consente l’uso, modifica, integrazione e redistribuzione con obbligo di attribuzione anche per i prodotti derivati e mantenimento della stessa licenza. Introduce il concetto di "produced work", un elaborato basato sul database ma distinto da esso, che può avere una licenza diversa, purché la fonte sia citata. Permette restrizioni tecnologiche, ma almeno una copia del database deve restare libera.
Waiver
- CC0: non è una licenza, ma una rinuncia anticipata a tutti i diritti d'autore e connessi, permettendo l'uso libero dei dati senza restrizioni. Equivale a una dichiarazione di pubblico dominio.
Le licenze dei dati del Comune di Milano
I dataset rilasciati dal Portale Unico del Dato vengono distribuiti con le licenze specificate nei rispettivi metadati, cioè le informazioni aggiuntive che ne esplicitano alcune caratteristiche e ne rendono più semplice l’identificazione.
Catalogo dati
Vedi anche
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La qualità dei dati aperti è una componente fondamentale per la loro diffusione ed utilità