Da archivio a dataset: Cecilio Arpesani al CASVA

L'archivio dell'architetto e ingegnere donato al CASVA nel 2016 è diventato un dataset Open Data e una mappa delle architetture progettate in città. Conosci la storia di Arpesani ed il processo di creazione dal database dei documenti e materiali d’archivio al dataset. 

Data:
30 maggio 2025

Cecilio Arpesani Ingegnere E Architetto

Cecilio Arpesani nacque nel 1853 a Casale Monferrato e morì a Milano nel 1924. Laureatosi in ingegneria civile al Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano (poi Politecnico) nel 1875, rappresenta, insieme ad altri della sua generazione, la figura di ingegnere-architetto tipica dell’epoca a cavallo tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento, che si occupava di svariati aspetti delle due professioni. 

I suoi lavori infatti (sparsi tra Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna) furono di varia natura: si spazia dalla progettazione di ferrovie, alla costruzione di palazzi urbani e ville fuori città per famiglie della ricca borghesia industriale (come i lombardi Sessa, famiglia per cui Arpesani curava anche l’amministrazione dei fondi), agli edifici religiosi, ai restauri. Il suo stile architettonico è espressione della corrente dell’eclettismo, tipica del periodo in cui operò, e dello stile lombardo. 

A completare questa carriera ci furono attività come la partecipazione alla Commissione igienico-edilizia del Comune di Milano (1910-1920), l’impulso dato alla creazione della Scuola professionale di Monza e l’associazione onoraria all'Accademia di Belle Arti di Milano dal 1895; nel 1912 fu inoltre membro della giuria che giudicò i progetti del secondo concorso per la facciata della nuova Stazione centrale di Milano. 

L’archivio di Arpesani al Comune di Milano

Il CASVA (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive) è un istituto del Comune di Milano, luogo sia di conservazione che di studio di archivi donati da architetti, designer, grafici e artisti, con particolare focus sui fenomeni del Novecento e sulla città di Milano. 

L’archivio di Cecilio Arpesani è stato donato al CASVA dal nipote dell’architetto, Paolo Arpesani, in più tranche a partire dal 2016. L’archivio, pur rappresentando solo una parte del corpus originario, ne costituisce comunque una testimonianza significativa; copre un arco temporale che va dal 1875 al 1924 (rappresentando quindi uno dei fondi più antichi del CASVA) e comprende diversi tipi di documenti e anche alcuni oggetti d’arredo. I materiali documentari più numerosi sono costituiti dai disegni tecnici, in alcuni casi ad acquerello e a colori. Sono presenti anche alcune fotografie. 

Sul portale Open Data del Comune di Milano a gennaio 2025 è stato pubblicato un dataset ricavato da Archimista, il software di inventariazione archivistica con cui è stato inventariato il fondo di Arpesani al CASVA. In questo lavoro, condotto a cavallo tra 2017 e 2018, è stata compresa solo la documentazione cartacea pervenuta entro il 2017; non sono stati ancora inclusi gli oggetti, i disegni tecnici pervenuti successivamente e i volumi di copialettere. 

Vai al dataset

Le architetture di Arpesani a Milano: una mappa

Le architetture progettate da Cecilio Arpesani nel Comune di Milano sono rappresentate su questa mappa costruita su un dataset Open Data con i dettagli delle coordinate geografiche. Si tratta di 13 architetture tra residenziali, civili e religiose

Il dataset è stato adattato rispetto a quello pubblicato sul portale Open Data del Comune di Milano, limitandolo alle sole architetture nel territorio cittadino e selezionando le informazioni più significative per la rappresentazione degli edifici sulla mappa.

Tramite l’id, contenuto nella prima colonna della tabella, si può risalire alla riga corrispondente nel file originario.

Gallery

La gallery presenta alcune delle architetture progettate da Arpesani, e documenta il lavoro di creazione e lavorazione nel tempo.