Crescita e stagionalità del turismo a Milano
Dopo la ripresa post-pandemia, il 2024 si è chiuso con oltre 9 milioni di arrivi nel solo Comune di Milano, pari al 74% del totale dell’area urbana, che comprende la Città Metropolitana e la Provincia di Monza e Brianza. L’intera area ha superato i 12,2 milioni di arrivi.
Nel mese di ottobre 2025 il sistema turistico milanese tocca uno dei punti più alti dell’anno. Si registrano 924.399 arrivi nel Comune di Milano, 1.180.607 nella Città Metropolitana e 1.246.646 sull’intera area urbana, che comprende anche la Provincia di Monza e della Brianza.
Rispetto a ottobre 2024, la crescita è significativa e omogenea: +7,9% nel Comune di Milano, +6,9% nella Città Metropolitana e +6,5% nel complesso dell’area urbana.
Il confronto con settembre 2025 conferma la forza del mese di ottobre come picco autunnale: gli arrivi aumentano del 5,2% nel Comune di Milano, del 4,1% nella Città Metropolitana e del 3,9% sull’intera area urbana.
Profilo dei visitatori e comportamenti turistici
Per comprendere meglio le dinamiche della domanda turistica è utile osservare i dati relativi all’intera area urbana, che consentono di analizzare la composizione per genere, età e tipologia di viaggio.
A ottobre 2025 la distribuzione di genere evidenzia una lieve prevalenza maschile: il 54,9% dei visitatori è composto da uomini e il 45,1% da donne.
La fascia 31–45 anni rappresenta la quota più ampia con il 30,8% dei visitatori, seguita dagli adulti tra i 46 e i 60 anni (27,5%) e dai giovani tra i 19 e i 30 anni (21,1%). Insieme, queste fasce centrali (19–60 anni) superano abbondantemente il 70% dei flussi.
I minori di 19 anni rappresentano il 6,9% del totale, una quota fisiologicamente più contenuta rispetto ai mesi estivi, quando le famiglie viaggiano in coincidenza con le vacanze scolastiche. Gli over 60 costituiscono il 13,7% dei visitatori, mantenendo una presenza rilevante: si tratta di un target che tende a privilegiare periodi di media stagione, con clima mite, alta offerta culturale e minore affollamento rispetto ai mesi di punta estivi.
Anche la tipologia di viaggio aiuta a comprendere il ruolo di ottobre nel calendario turistico. I viaggiatori singoli rappresentano il 40,4% del totale, le famiglie il 35,7% e i gruppi organizzati il 24%. Il dato conferma la centralità dei soggiorni individuali, ma mette in luce anche una presenza consistente di famiglie e gruppi
Tendenze e prospettive future
La stagionalità, già evidente nell’analisi degli anni precedenti, conferma uno schema ormai consolidato: i picchi si registrano nei mesi di maggio, luglio e ottobre, mentre gennaio rimane il mese con i livelli più bassi di affluenza.
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